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28 luglio 2021
Se stai leggendo questo articolo sicuramente avrai sentito parlare del famosissimo “Bonus Vacanze” e probabilmente ti starai chiedendo come funziona nella pratica. In questo articolo cercheremo di chiarire i dubbi ricorrenti, con l’obiettivo di farti comprendere cosa devi fare per utilizzarlo.
Questa misura risale al cosiddetto decreto rilancio introdotto lo scorso maggio per sostenere i settori maggiormente colpiti dalla pandemia (in questo il settore turistico) e rilanciare l’economia del paese.
Il bonus vacanza è stato pensato per incentivare il turismo domestico. Come?
Erogando un voucher sconto fino a 500 € per chi prenota una vacanza in Italia.
Come si fa a richiederlo?
La domanda andava effettuata sull’app IO entro il 31 dicembre 2020 da uno dei componenti del nucleo familiare. L’unico requisito richiesto, oltre all’ISEE, era il possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identità Elettronica).
Chi può usufruire di tale sconto?
Le famiglie con un indicatore ISEE in corso di validità - ordinario o corrente - non superiore a 40.000 euro. Il bonus può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, che può scegliere se utilizzarlo per una vacanza in cui siano presenti tutti i familiari oppure solo alcuni. Inoltre, non è necessario che sia presente il soggetto che lo ha richiesto.
A quanto ammonta lo sconto e in che modo si applica?
Va dai 150 € ai 500 €, in base al numero di componenti del nucleo familiare:
-150 € per una persona
-300 € per due persone
-500 € per famiglie di tre o più persone
L’80% dell’importo complessivo viene erogato immediatamente sotto forma di sconto sul totale dovuto al fornitore del servizio turistico.
Mentre il restante 20% va richiesto sotto forma di detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi 2020 o 2021 (in base all’anno in cui è avvenuto l’utilizzo). Naturalmente è necessario che il componente del nucleo familiare che intenda beneficiare della detrazione d’imposta sia intestatario della documentazione relativa al servizio prenotato (fattura, scontrino/ricevuta fiscale).
Come funziona?
Dopo aver fatto richiesta, il soggetto beneficiario visualizza il Bonus che spetta alla sua famiglia nella sezione “portafoglio” dell’app IO. Cliccando su “Bonus Vacanze” è possibile visualizzare l’importo complessivo in euro, i componenti del nucleo familiare che possono usufruirne (con relativi codici fiscali), il codice univoco e il qr code ad esso associati.
Il bonus va speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura di tipo ricettivo (hotel, villaggio, agriturismo, B&B, campeggio) operante nel territorio nazionale.
Il pagamento deve avvenire senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di piattaforme o portali diversi da agenzie di viaggio o tour operator.
Per evitare brutte sorprese, prima di prenotare, è consigliabile contattare il fornitore del servizio ed accertarsi che abbia aderito all’iniziativa.
I fornitori che hanno aderito sanno benissimo come funziona. Al momento della prenotazione, il cliente deve comunicargli il proprio codice univoco o fargli scansionare il qr code (che trova nella sezione “bonus vacanze” dell’App IO). A questo punto il fornitore andrà ad inserirlo nell’apposita sezione del sito dell’agenzia delle entrate e se il sistema rileva che è tutto in regola, procede applicando lo sconto in fattura ed emettendo la relativa documentazione intestata al cliente.
Cosa deve fare un fornitore per aderire all’iniziativa?
Nulla di particolare, se non avvisare i clienti del fatto che ha aderito. Non è richiesta alcuna procedura di registrazione. Lo sconto applicato ai clienti in possesso del “Bonus Vacanze” gli verrà rimborsato sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione mediante il modello F24. In alternativa, è possibile cedere il credito a terzi, sempre attraverso il sito dell’agenzia delle entrate.
Quali sono le principali novità sul bonus vacanza?
La prima è la proroga della sua validità, che con il decreto sostegni bis è stata estesa fino al 31 dicembre 2021.
L’altra interessante novità riguarda la possibilità di spenderlo anche presso agenzie viaggi e tour operator, che estende i servizi per i quali è utilizzabile. Inizialmente, infatti, si poteva fruire del bonus solo per prenotare servizi turistici di tipo ricettivo (alloggio, alloggio + pasti). Ora, invece, può essere impiegato anche per prenotare attività organizzate da agenzie di viaggi e tour operator. L’unico vincolo restano i confini nazionali: il bonus si applica per attività organizzate all’interno del territorio italiano da aziende italiane.
Come funziona in pratica? Facciamo due esempi:
1. Il servizio prenotato eccede l’importo totale del bonus
Il Signor Mario Rossi ha diritto a 500 € di bonus perché ha una famiglia con 3 figli. Dopo aver richiesto il suo bonus, individua un’escursione dal costo complessivo di 600 € organizzata da un tour operator italiano. Il signor Rossi si mette in contatto con il Tour Operator, gli comunica il suo codice univoco e riceve subito uno sconto di 400 € (l’80% dell’importo complessivo). Per il saldo, il signor Rossi paga 200 € attraverso bonifico e il tour operator emette fattura intestata al Sig. Rossi, evidenziando il prezzo totale del servizio prenotato, lo sconto applicato in fattura, il codice fiscale del Sig. Rossi e la differenza da questi pagata. Al momento della dichiarazione dei redditi il Sig. Rossi avrà diritto a ricevere una detrazione d’imposta pari a 100 € (il famoso 20% dell’importo complessivo). Naturalmente la differenza di 100 € sarà a carico del Sig. Rossi.
2. Il servizio prenotato non eccede l’importo totale del bonus
La Signora Anna Bianchi è single e ha richiesto il suo bonus vacanza, che ammonta a 150 €.
La Signora Bianchi decide di utilizzare il suo bonus per prenotare un soggiorno di una notte in Hotel, al costo di 90 €. In questo caso, dopo aver comunicato il suo codice univoco all’Hotel, la Signora riceverà uno sconto immediato di 72 € (l’80% del prezzo totale che avrebbe dovuto pagare) e dovrà pagare la differenza di 18 €. Tale differenza potrà essere successivamente recuperata sotto forma di detrazione d’imposta, presentando la documentazione in fase di dichiarazione dei redditi. Considerando che il bonus va speso in un’unica soluzione, la Signora Bianchi non potrà in alcun modo recuperare il credito di 60 € rimanente (la differenza tra 150 € di bonus e i 90 € spesi).
Siamo riusciti a fugare i tuoi dubbi? A questo punto le cose da fare sono due: prenotare la tua prossima vacanza e condividere il nostro articolo!
P.S. Per approfondimenti ti consigliamo di consultare la guida aggiornata dell’agenzia delle entrate.
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