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    IL COMMUTING POST COVID

    14 Ottobre 2020

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    Nuove risoluzioni

    Cos’è il commuting?

    Il commuting altro non è che il pendolarismo, il duplice spostamento quotidiano da casa al luogo di lavoro. E’ da sempre un fenomeno che influisce su molti aspetti della vita di una persona, quello personale, sociale, economico e ambientale.

     

    Gli spostamenti di pendolari sul territorio per motivi di lavoro e studio prima dell’emergenza Covid-19, secondo l’Istat, erano 33 milioni. Nonostante 3 milioni di persone abbiano ripreso a spostarsi con la ripresa delle attività in fase post covid, l’utilizzo del trasporto pubblico è crollato e si è diffusa l’abitudine di spostarsi con la propria auto, in bicicletta o a piedi.

    Per far fronte all’aumento del numeri dei contagi nelle ultime settimane, ci si aspettava una nuova stretta nell’ultimo Dpcm sulla capienza consentita nei trasporti pubblici, rimasta per ora invariata (50% per i treni ad alta velocità e 80% per bus, metropolitane e treni regionali).

    Fino a qualche mese fa aziende e pendolari si chiedevano se, in fase di ripresa, il trasporto urbano sarebbe stato in grado di rispondere in modo adeguato alla domanda, in questo momento di incertezze ci si chiede piuttosto se sia o no sicuro salire sul mezzo pubblico. 

     

    Per contrastare il nuovo scenario post-covid completamente diverso, all’interno del quale si sta muovendo il commuting, si sono attivate alcune tra le start up più innovative della smart mobility.

    Negli ultimi mesi, start up e aziende di trasporti hanno lavorato assieme per trovare una soluzione efficiente per tutte le imprese che vorranno usufruire di soluzioni alternative per la gestione degli spostamenti casa-lavoro dei propri dipendenti.

     

    Dall’incontro tra Busforfun, start up veneta, e alcune aziende di trasporto presenti nel territorio è emersa quella che potrebbe essere una valida soluzione: una rete di navette aziendali. Da una parte le aziende di trasporto mettono a disposizione i loro mezzi da noleggio; dall’altra, Busforfun rende disponibile la propria competenza in materia di smart mobility management con una tecnologia che permette di analizzare, organizzare e prenotare il servizio di trasporto, assicurando la gestione in modo sicuro dei posti di ogni singolo mezzo.

    Aderendo alla piattaforma, le aziende potranno ricevere un’ampia reportistica dei servizi, mentre i lavoratori saranno in grado di prenotare le proprie corse, scegliendo la fascia oraria in base ai propri turni lavorativi. 

    La collaborazione tra la start up veneta e le aziende di trasporto locali ha già permesso l’attivazione del servizio di navette per i dipendenti del grande polo commerciale ed industriale di Peschiera Borromeo (MI), con un servizio di computing di oltre mille posti riservati al lavoratori.

    In questo modo viene proposto un servizio completo di welfare aziendale: trasporto su mezzi sanificati quotidianamente, comodità dei sedili e posto assicurato, tratte progettate ad hoc con partenza vicino a casa e arrivo direttamente in azienda. E non solo. Si evita lo stress di rimanere imbottigliati nel traffico, la difficoltà di trovare parcheggio vicino al luogo del lavoro e soprattutto si evitano gli assembramenti alle fermate.

    Continuando nell'ottica di viaggi sicuri e affidabili, Busforfun è pronto anche ad offrire un’alternativa simile alle scuole, proponendo una soluzione migliore al tradizionale servizio di scuolabus.

     

     

     

    Altre start up europee si sono attivate per consentire il proseguimento delle attività in questa fase. “Il modo in cui tutti viaggiamo per andare a lavoro deve cambiare, sia ora che in futuro. La sicurezza dei passeggeri e degli autisti è fondamentale nella lotta contro il Covid-19 e i trasporti condivisi influiranno notevolmente anche sull’inquinamento e sui livelli di traffico”, ha affermato il co-fondatore della britannica Zeelo, Sam Ryan. Il servizio di trasporto condiviso è già utilizzato nel Regno Unito e in Sudafrica da aziende quali Amazon, Argos, Ocado, Colgate, Avara Foods, Jaguar Land Rover  ed Hermes.

    Anche la spagnola BusUp si è attivata per proporre la soluzione di trasporto intelligente che combini in un unico servizio la tecnologia, l’efficienza, il risparmio e la sostenibilità; Leroy Merlin, Nestlè, Luis Vuitton, Siemens, Grupo Big e molte altre aziende ne stanno già usufruendo.

     

    Il servizio di navetta è di primaria importanza e sarà fondamentale per supportare le imprese, italiane ed estere, nel tornare ai livelli di attività pre-emergenza.

    Al di là dell’emergenza Covid-19, condividere il viaggio in bus ha molteplici benefici. Compiere il tragitto casa-lavoro, così come nelle occasioni di svago, in bus condivisi è un importante cambiamento che contribuirà alla sostenibilità dei trasporti nella comunità e ad avere maggior rispetto dell’ambiente. Non si tratta solo di ridurre i costi, ma di migliorare la qualità della vita dei lavoratori, ridurre i congedi per malattia dovuti a incidenti stradali, evitare stress da traffico e ritardi, ecc. Ma soprattutto significa avere rispetto ed essere più responsabili verso l’ambiente. Gli autobus sono molto più efficienti in termini di consumo di carburante ed emettono un livello estremamente più basso di gas a effetto serra. E’ stato calcolato che il trasporto di 100 persone, corrisponde a 403kg di CO2 risparmiata!… sono 91 tonnellate di CO2 risparmiate in un anno! 

     

    Nonostante le restrizioni in continuo aggiornamento, le start up lavorano tutt’ora per trovare valide soluzioni alternative, gestite attraverso piattaforme digitali, in grado di offrire una vasta gamma di funzionalità ai propri fornitori e clienti.

     

    E la vostra azienda cosa ne pensa? Se siete interessati al servizio di bus-navette aziendali contattateci qui e troveremo assieme la giusta soluzione per voi!

     
     

    #WeTheFun #BusForFunBlog #Commuting

     

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