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9 dicembre 2020
Il problema della sicurezza nel trasporto pubblico continua ad essere uno dei più difficili nodi da sciogliere per il Governo. In questo momento la priorità assoluta è contenere il più possibile il numero di contagi, eliminando tutte le potenziali occasioni di diffusione del virus.
L’aspetto più difficile, in situazioni come queste, è trovare il giusto equilibrio tra salute ed economia. Ogni scelta, infatti, implica sacrifici, rinunce e disagi per cittadini, aziende ed istituzioni. Le critiche e le proteste, che in questi giorni non sono mancate, sono sicuramente condivisibili, purché portino a sforzi condivisi finalizzati alla lotta al contagio.
Per guadagnare quanto prima l’uscita da questo lungo tunnel di paura ed incertezza, dobbiamo unire le forze e cooperare, sforzandoci di guardare alla crisi come ad un’opportunità per attuare cambiamenti e miglioramenti da lungo attesi. Il virus prima o poi passerà, ma tutte le innovazioni messe in campo oggi, con l’obiettivo di contenerlo, resteranno come tesoro da far fruttare; basti pensare al lavoro agile o alla didattica a distanza.
In questo scenario, la nostra percezione, è che il nostro settore (quello del trasporto) sia un po' la “Cenerentola” del momento. A parte la riduzione della capienza a bordo dei mezzi, sembrano ben lontani dei cambiamenti sostanziali al sistema di trasporto locale. Ridurre al 50% la capienza consentita riduce sicuramente le situazioni di affollamento. Così facendo però, si limita la possibilità di fruire di un servizio pubblico, che in molti casi diventa accessibile solo ai primi arrivati! Allo stesso tempo, continua a porsi il problema del tracciamento degli utenti che hanno utilizzato il servizio.
Secondo noi l’unica soluzione a questo problema è rafforzare ed innovare il sistema di trasporto locale. Come? Da un lato bisogna coinvolgere aziende di trasporto private, facendole intervenire in supporto alle società del TPL e dall’altro ci vuole un sistema di prenotazione online. Per garantire un servizio sicuro ed efficace, è opportuno costruire un sistema di trasporto dedicato a distretti industriali, grandi aziende, scuole ed università.
I vantaggi sarebbero molteplici:
1) si darebbe ossigeno ad un settore economico in grave difficoltà;
2) si eliminerebbero gli assembramenti sui mezzi ed alle fermate, garantendo il pieno rispetto delle norme anti-contagio;
3) si potrebbero ottimizzare i mezzi e le fermate, in base ai dati sull’utilizzo del servizio;
4) si ridurrebbe il traffico e l’emissione di CO2;
5) si disporrebbe in qualsiasi momento dell’elenco dei fruitori del servizio e prevenire la diffusione di eventuali focolai.
Il bello è che non stiamo parlando di un qualcosa di utopico, né tanto meno di mera teoria! Questo modello è già realtà in Lombardia, dove da maggio abbiamo attivato il nostro servizio per un gruppo di imprese multinazionali. Come funziona? I loro dipendenti prenotano il proprio posto online, scegliendo orario e fermata di partenza, una navetta li accompagna a lavoro e viceversa. I risultati raggiunti finora sono eloquenti: 26.125,00 Km e 1.741,67 litri di gasolio risparmiati!
Naturalmente questo modello può essere facilmente replicato per scuole, università ed aziende. La nostra tecnologia è ampiamente rodata e la nostra rete di compagnie di trasporto copre l’intero territorio nazionale. Ecco perché abbiamo scelto di metterci in gioco ed ecco perché FNM ha deciso di investire nel nostro progetto. In questo momento ognuno di noi deve fare la sua parte e l’unico modo per riuscire a vincere questa battaglia è unendo le forze.
Ti va di aiutarci in questo progetto? Condividi il nostro articolo e parlane ai tuoi contatti!
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