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    Quando la montagna chiama

    14 aprile 2021

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    Wild in the Dolomiti risponde!

    Con l’arrivo della primavera il richiamo della natura inizia a farsi sentire.

    E mentre cresce il desiderio di evadere dalla routine, la voglia di immergersi nei suoi colori, assaporando i suoi odori e lasciandosi trasportare dai suoi suoni, diventa sempre più intensa!

    Quest’anno forse è molto di più di un semplice desiderio. Dopo le restrizioni degli ultimi mesi, infatti, abbiamo bisogno di concederci un momento di pace… ne va della nostra salute fisica e mentale!

    La buona notizia è che finalmente possiamo farlo, senza per questo dover rinunciare alla sicurezza. Di possibilità ce ne sono davvero tante e per tutti i gusti!

     

     

     

    Oggi voglio ispirarti e darti un piccolo assaggio di quella che potrebbe essere la tua prossima esperienza.

    Per farlo ho pensato di presentarti uno dei nostri partner di fiducia: Wild in the Dolomiti.

    Conosci questo Tour Operator? Se ami la natura e sei in cerca di esperienze autentiche ti consiglio di fare un giro sul loro sito e di dare un’occhiata alle loro proposte… ti assicuro che non te ne pentirai! Prima di tutto, però, ci tengo a farti conoscere Michela, ideatrice e fondatrice di questa realtà.

    Ecco qui la nostra intervista!

     

    Nella biografia ti definisci “una professionista, curiosa, un po’ sarta, un po’ psicologa”. Ti andrebbe di raccontare la tua storia ai nostri lettori? Chi è Michela?
     

    Ho iniziato a lavorare come agente di viaggio in Germania nel lontano 1989.
    Nel 1993 mi sono trasferita in Italia.

    Ho iniziato a lavorare in una agenzia di viaggi a Belluno come agente di viaggio.
    Oltre a vendere pacchetti di viaggio per tutto il mondo, il mio compito era gestire e creare in veste di Tour Operator offerte ed esperienze nel nostro territorio.

    Assieme alla mia collega Francesca stipulavo contratti di collaborazione con le strutture alberghiere nel nostro territorio, redigevo testi per la descrizione del prodotto in vendita, mi occupavo della stampa e della spedizione dei cataloghi alle agenzie di viaggi, che a loro volta vendevano i nostri prodotti. Con il tempo ho aperto il mio Tour Operator.

     

    Parlaci della tua passione per il settore del turismo. Quali sono i valori alla base del tuo lavoro?

     

    I valori del mio turismo: lento, puro, semplice ma con tante emozioni ed esperienze.
    Ho iniziato a viaggiare con i miei genitori da bambina. Ogni weekend si visitava un luogo diverso.
    Io sono fortunata, il mio lavoro è la mia passione.

     

    A questo punto la domanda sorge spontanea: come nasce Wild in the Dolomiti? Qual è la vostra mission e in cosa vi differenziate da un tradizionale Tour Operator?

     

    Per mettere in pratica la mia passione, in qualità di Direttore Tecnico ho aperto Wild in the Dolomiti. Ho cercato con cura le Guide che collaborano con me. Persone speciali, che conoscono in modo approfondito la montagna, raccontandola oltre alle mere difficoltà tecniche. Assieme creiamo le vostre esperienze di viaggio.
    Devi sapere che ho imparato a conoscere le nostre Dolomiti durante i miei soggiorni, seppur sporadici, perché vivendo in Germania, in Italia ci potevo venire d’inverno e ricordo ancora con gioia i weekend che trascorrevo sulle Dolomiti Bellunesi, sciando con i miei amici.

     

    Che significa per te lavorare come “Travel Designer”?

     

    Vivo in un luogo magnifico, le Dolomiti. Il mio obbiettivo è offrire ai miei clienti la vacanza dei loro sogni.

     

    Cosa risponderesti a un viaggiatore che pensa di riuscire a trovare l’esperienza perfetta in totale autonomia?

     

    La montagna può diventare un luogo molto pericoloso se non si conosce il territorio.

     

    Quali sono gli aspetti più apprezzati dai vostri clienti? C’è qualche feedback in particolare che ti piacerebbe condividere con i nostri lettori?

     

    Con molti clienti siamo diventati amici, ci sentiamo spesso. Sono legami che vanno oltre al rapporto cliente – fornitore di servizi.

     

    Immagino che in questo momento anche voi stiate facendo i conti con le restrizioni legate alla pandemia. Come state affrontando questo momento? Possiamo aspettarci qualche sorpresa nei prossimi mesi?

     

    In questo ultimo anno abbiamo sviluppato nuovi contatti ed abbiamo creato esperienze su misura assieme alle nostre Guide.

     

    Per concludere vorrei farti una domanda un po’ inusuale. Come ti immagini il turismo post-pandemico? Secondo te c’è il rischio che chi svolge un mestiere come il nostro venga sostituito o marginalizzato da piattaforme tecnologiche e sistemi di marketing automatizzati? Che possiamo fare per evitarlo?

     

    Non è pensabile che ci faremo gestire da un algoritmo! Voglio pensare di poter continuare a creare liberamente il programma ideale fatto apposta e su misura per i miei amati clienti.

     

     

     

    Sono pienamente d’accordo con Michela: nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituirsi all’autenticità dei rapporti umani. Neanche il migliore degli algoritmi può rimpiazzare la passione, le esperienze e le emozioni di una persona!

    Come fa una “macchina intelligente” a valorizzare un territorio meglio di chi lo ha vissuto per anni?

    Naturalmente è impossibile! Ed ecco perché ti consiglio di affidarti sempre a professionisti come lei per le tue vacanze, soprattutto se si tratta di esperienze come quelle proposte da Wild in The Dolomiti. La montagna è affascinante ma può essere molto pericolosa per chi non conosce bene il territorio! Senza una Guida, inoltre, c’è il rischio di perdersi le migliori attrazioni… sarebbe un vero peccato, non trovi?

    Vuoi davvero correre questo rischio? Non è meglio rivolgersi a chi il territorio lo conosce come le proprie tasche e sapere di poter contare su professionisti appassionati e competenti?

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